In questi giorni si parla molto, e spesso a sproposito, di "Partito del Sud"...tutto nasce
da recenti dichiarazioni di “vecchi dinosauri” della partitocrazia italiana, da Micciche', a Poli Bortone, a Mastella, a Scotti e ad altri.
IL VERO PARTITO DEL SUD NON HA NIENTE A CHE FARE CON QUESTI MOVIMENTI DI CUI SI PARLA IN QUESTI GIORNI SU TV E GIORNALI COME PARTITI O INTENZIONI DI NUOVI PSEUDO MOVIMENTI MERIDIONALISTI !
Siamo nati, con questo nome, come movimento locale nel 2001 trasformatosi poi in nazionale nel 2007 a Gaeta su iniziativa di Antonio Ciano, assessore al Demanio in quel comune, autore del libro “ I Savoia e il massacro del sud”, in un luogo storico e "sacro" per la storia e la memoria del sud.
Siamo nati, con questo nome, come movimento locale nel 2001 trasformatosi poi in nazionale nel 2007 a Gaeta su iniziativa di Antonio Ciano, assessore al Demanio in quel comune, autore del libro “ I Savoia e il massacro del sud”, in un luogo storico e "sacro" per la storia e la memoria del sud.
Da quel momento abbiamo aperto sezioni in varie regioni e città italiane e abbiamo partecipato ad elezioni politiche nel 2008, amministrative nel 2008/2009/2010 sempre da soli e autonomi dai partiti tradizionali di destra , di centro e di sinistra.
Antonio Ciano è Presidente Onorario del Partito di cui è diventato Segretario politico nazionale Beppe De Santis, eletto nel corso del II Congresso Nazionale il 25 settembre 2010 a Napoli.
Dimostrano il nostro impegno, le nostre idee, federaliste cattaneane, e soprattutto la voglia di lottare davvero non per una "poltrona" ma per un sud diverso da quello che DEVE apparire di continuo nei media nazionali, un sud sempre assistito, illegale e criminale, insomma "palla al piede , "problema", "negativo"...noi intendiamo lottare per difendere i diritti del popolo meridionale, ovunque esso si trovi, soprattutto il suo diritto ad un futuro diverso dall'emigrazione, dall'emarginazione e sottosviluppo già deciso per noi, così come fu stabilito nel 1861, con la nascita della questione meridionale e la crescita metastatica delle mafie.
Dimostrano il nostro impegno, le nostre idee, federaliste cattaneane, e soprattutto la voglia di lottare davvero non per una "poltrona" ma per un sud diverso da quello che DEVE apparire di continuo nei media nazionali, un sud sempre assistito, illegale e criminale, insomma "palla al piede , "problema", "negativo"...noi intendiamo lottare per difendere i diritti del popolo meridionale, ovunque esso si trovi, soprattutto il suo diritto ad un futuro diverso dall'emigrazione, dall'emarginazione e sottosviluppo già deciso per noi, così come fu stabilito nel 1861, con la nascita della questione meridionale e la crescita metastatica delle mafie.
Per queste elezioni provinciali abbiamo deciso di presentare un nostro candidato, indipendente, nella figura di Francesco Massimino , Segretario Provinciale di Mantova del nostro Partito ( riferimenti di contatto – e mail: partitodelsudmantova@gmail.com), nelle liste di un Partito (P.S.I.) con il quale abbiamo molti punti di politica sociale in comune.
Questa collaborazione va intesa come un contributo che l’avanguardia meridionalista in nord Italia vuole dare a sostegno delle tesi di quei partiti o movimenti alternativi agli interessi dell’attuale Governo e dei partiti che lo sostengono ( Governo per noi troppo legato ad interessi, “caini”, di una parte del paese sull’altra) per far così fronte comune, anche a livello locale, ed opporsi alla deriva egoistica e qualunquistica che ci vogliono imporre, come ad esempio il tanto decantato federalismo fiscale leghista che acuirà sicuramente il già ampio divario economico e sociale fra il nord ed il sud del paese. Ricordiamo a questo proposito che L’Italia è l’unico paese al mondo che detiene il vergognoso primato di avere, all’interno della stessa nazione che dicono unita, la regione più ricca del continente , la Lombardia , e quella più povera della stesso continente, la Calabria. Interessante poi notare che fino al 1860 il rapporto fra queste due regioni, all’interno della penisola allora non ancora unita, era l’esatto opposto.Lo stesso dicasi per il fenomeno dell’emigrazione interna dal sud al nord del paese o verso l’estero; fenomeno che è dato per acquisito e naturale, ignorato completamente dall’agenda politica nazionale, così come per le soluzioni da studiare per la cessazione di questa vera e propria emergenza che impoverisce della migliore gioventù i territori meridionali.
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